Switch si è proposto, ormai due anni fa, con l’obiettivo di sperimentare un modello concreto per affrontare il problema del patrimonio immobiliare in disuso e ha sempre cercato il dialogo con tutti i soggetti che avessero voluto conoscere, approfondire e sviluppare questo tipo di approccio.
Switch ha sempre cercato di interpretare la volontà di un profondo cambiamento culturale, con l’obiettivo di incidere oltre che nella rigenerazione del luogo, anche nella rigenerazione della Comunità. I segni di questo cambiamento sono stati ben visibili sin dall’avvio del processo e confermati durante il percorso grazie al crescente numero di attori privati e istituzionali che hanno scelto aderire all’iniziativa.
Con grande soddisfazione ci rendiamo conto che il metodo proposto e il processo messo in atto siano stati compresi, nelle molteplici sfaccettature che lo caratterizzano, anche da chi oggi si propone di amministrare Imperia e sta definendo la propria visione di città.
Abbiamo appreso dai media locali che il candidato Luca Lanteri ha tratto “spunti interessanti per avviare un lavoro efficace sugli edifici degradati ed inutilizzati della città“. Leggiamo che il candidato Guido Abbo, come scritto nel programma elettorale pubblicato online, intende “lavorare sul riutilizzo delle aree dismesse sul modello del progetto Switch“. Anche la candidata Maria Nella Ponte propone di intervenire sugli edifici dismessi portando l’esempio di Switch. La candidata Marcella Roggero, facente parte del gruppo che sostiene il candidato Claudio Scajola ci ha invitato a partecipare a un brainstorming sui temi di “arte e cultura” per capire meglio come integrare la metodologia in progetti futuri.
Abbiamo sempre creduto nel dialogo con tutti i soggetti interessati e nell’importanza di attivare un processo che possa includere e non escludere. Nel rispetto di quanto Switch ha rappresentato e rappresenta, rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il dialogo offrendo disponibilità anche agli altri candidati Carlo Carpi, Alessandro Casano, Lucio Sardi e Maria Sepe e a TUTTI i soggetti interessati che vogliano conoscere, contribuire e promuovere questo approccio.
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